giovedì 24 agosto 2017

Marina Keegan, Il contrario della solitudine

Marina Keegan 22 enne 5 giorni dopo essersi laureata con il pieno dei voti all'Università di Yale muore in un incidente stradale.
Brillante, buona, idealistica, grintosa, tagliente, provocatoria.
Incline alla procrastinazione e alle inevitabili tirate notturne, irritata dalle scadenze, dalla burocrazia, dai politici ottusi, dal divario tra pratica e teoria è la descrizione della giovane ragazza.
Quando una persona muore, uno degli aspetti più tragici è legato alle speranze, a quello che avrebbe fatto.
Marina aveva già fatto qualcosa, un intero corpus di scritti, nove racconti e nove saggi.
Era apprezzata e valutata dalla critica come una delle più importanti della letteratura americana.


La ragione per cui ho deciso di leggere il libro è stata la sua storia personale.

Booktherapy della settimana
Il contrario della solitudine - Marina Keegan
Editore: Mondadori, pagg.195

Marina Keegan Il contrario della solitudine


In tutti i racconti si avverte una sottile tristezza e una ricerca di desiderio, tutti i finali sono tristi, anche tragici e nonostante le buone mosservazioni, non penetrano, non li reputo estremamente interessanti.
Avrei preferito una varietà diversa.
Buona la scrittura con ricco vocabolario in cui si vede il potenziale della ragazza.
Purtroppo anche la sua vita è finita velocemente proprio come i suoi scritti.

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Le frasi più belle da me sottolineate 

Frase 03
Frase 04
Frase 05
 
 

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